05 agosto 2006

The Lion City

26-07-2006
Day 148
Singapore

Il sempre doloroso distacco da Chiara in aereoporto e' questa volta reso un poco meno straziante dalla consapevolezza che manca poco piu' di un mese alla fine del mio viaggio; la prossimita' del traguardo della corsa ad ostacoli a cui e' stata sottoposta la nostra relazione negli ultimi cinque mesi ci colma della felicita' e della trepidazione che precedono una vittoria.

Con ancora nel cuore il verde degli occhi di Chiara e l'azzurro del mare indonesiano, mi ritrovo nella notte calda e umida di Singapore, punto di partenza del percorso che mi portera' a Bangkok in cinque settimane.

Uscito dall' aereoporto tecnologico, la metropolitana asettica e condizionata mi porta velocemente nel centro di questa citta'-stato che oggi ospita 4 milioni di abitanti ma che nemmeno cento anni fa era un villaggio di pescatori dimenticato nel sud della Malesia; oggi invece possiede il porto commerciale piu' grande al mondo con 64 mila container movimentati ogni giorno e un distretto finanziario con grattacieli sedi delle principali banche mondiali. Tre giorni mi bastano per girare in lungo e in largo il centro della citta', Little India, il quartiere musulmano, Chinatown e il fiume costantemente solcato da barchette di legno con lanterne rosse; l'impressione che si ha e' che nonostante qui convivano abitudini e religioni diverse a stretto contatto, tutto sia troppo tranquillo, organizzato, pulito e pacato: l'esatto contrario, secondo il ragazzo finlandese che ho incontrato in ostello, di cio' che sono le grandi citta' del sud est asiatico. E' evidente lo sforzo da parte del governo locale di mantenere un'identita' ben precisa di questo piccolo paese che ha ottenuto l'indipendenza solo da pochi decenni: e' per esempio assolutamente vietato mangiare per strada e fino a poco fa non erano ammesse gomme da masticare all'interno dei confini nazionali, frustate e altre pene corporali per i trasgressori della legge...

Little India
Muslim area
Chinatown
Riverside

1 Comments:

At 07 agosto, 2006 14:21, Anonymous Anonimo said...

ciao vecchio barbone!
come stai?

Sai che ti sta venendo la faccia da viaggiatore??

Sono felice che non manchi molto alla fine del tuo viaggio, credo cha anche tu inizia a sentire la mancanza degli affetti.
Per fortuna però che ti sai sempre consolare con dei bei piatti fumanti di cane alla cingalese!!!

Dalle fotografie ho intuito che se nei palazzi di Singapore la temperatura perenne è di 25°, nelle stradine all'esterno è di 35°, viste le centinaia di scarichi che sbuffano!

Mi raccomando tieni duro e goditi le ultime settimane di relax totale prima della vita ordinaria italiana.

una grande abbraccio
carlito

 

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