12 agosto 2006

Malaysia

03-08-2006
Day 156
Perhentian Islands, Malaysia

La mia iniziale intenzione di percorrere la Malesia in fretta per arrivare velocemente in Tailandia ha lasciato il posto alla curiosita' suscitata dai racconti di altri viaggiatori sentiti a Singapore; e' cosi che una mattina io e il finlandese conosciuto in ostello (Marc...) attraversiamo il ponte che separa l'isola dalla penisola su di un pullman diretto alla capitale Kuala Lumpur. Abbiamo lasciato la stazione degli autobus immersa in un fumo denso di carta bruciata: e' iniziato un mese di celebrazioni cinesi in cui demoni e spiriti vengono combattuti con il fuoco di offerte sacre.
Ci fermiamo nell'equivalente di un autogrill malese, ma al posto di rustichella e camogli trovo degli snack di meduse secche, pesce croccante e calamari con zucchero e peperoncino...
Malaysian snacks

Sei ore di strada mi portano dall'ordine e pulizia di Singapore al caos di Kuala Lumpur: veniamo assaliti da un caldo umido irrespirabile peggiorato da milioni di tubi di scappamento impazziti; con gli occhi che mi bruciano per l'inquinamento troviamo rifugio in un ostello a Chinatown, il cui interno e' pero' in perfetta sintonia con cio' che speravamo di avere lasciato fuori dalla porta; il peggior posto in cui ho dormito in quasi cinque mesi (1,5 euro a notte, non ho chiesto sconti...).
L'unica notte che trascorriamo in citta' ci vede bere troppe birre al Reggae Bar con Alex, ragazzo gay australiano che ha passato troppo tempo in India per affrontare il rientro a Melbourne con serenita'.
with Marc, Alex and staff from the Reggae Bar in KL

Della citta' non potevo comunque farmi scappare quella meraviglia di ingegneria, acciaio e vetro che sono le Petronas Tower, che erano l'edificio piu alto del mondo prima dell'avvento di Taipei.


Come previsto lasciamo la citta' il giorno seguente diretti all'interno della penisola a visitare le Cameron Highlands, una regione di montagne e valli ricoperte dal verde uniforme di piantagioni di the' a perdita d'occhio. Il clima fresco, l'atmosfera rilassata, fiori mai visti, farfalle colorate e una passeggiata nella foresta in cui vengo a conoscenza dell' aracnofobia finlandese paralizzante, rendono questo luogo affascinante e interessante.
Cameron Highlands' tea plantations


Salutato Marc, che non potrebbe sopportare oltre la presenza silenziosa e invisibile dei ragni della foresta, attraverso centinaia di chilometri di coltivazioni di palme da olio per scoprire il parco nazionale di Taman Negara: una zona di giungla incontaminata in cui un fiume denso e marrone scorre tra alberi secolari alti fino ad ottanta metri. L'irrinunciabile attrazione turistica e' una passeggiata su ponti di corda sospesi e oscillanti a 50 metri dal suolo che permette di vedere da un'angolazione privilegiata la natura rigogliosa, uccelli indigeni e, proprio di fronte a me, una signora giapponese in panico, ridotta alle lacrime, con le gambe tremanti per le vertigini e un marito che senza considerarla minimamente procede a fare fotografie di cui non capisco il soggetto.
La temperatura e' salita di nuovo a livelli tropicali e dopo una giornata a sudare nella giungla o fare il bagno nel fiume con ragazze musulmane coperte da capo a piedi, il desiderio di una doccia al ritorno nel bungalow e' forte; purtroppo scopro che nei serbatoi l'acqua e' finita, ma poco dopo un forte temporale ci regala la migliore doccia all'aperto che potessi immaginare: dal tetto scende un getto potente di acqua dolce riscaldata dalle tegole bollenti, rimango in mutande e inizo a lavarmi, un ragazzo belga subito mi segue e il resto degli ospiti non tarda ad uscire dalle camere con asciugamano e bagnoschiuma.
Tamara Negara national park
No water for a shower in the bathroom, but plenty outdoor!

Dopo i giorni sudati e appiccicosi nella giumgla sento il bisogno fisico di mare e spiaggia. Il famoso Jungle Train si rivela tanto caratteristico quanto lento e soggetto a rotture e fermate, tanto che impiega dieci ore a portarmi sulla costa. La mattina seguente la prima barca mi scarica in quelle che sulla mia guida sono descritte come le due isole gioiello della Malesia: la Perhentian Islands. Guardare le fotografie per giudicare!

On the Jungle Train

Perhentian Islands

5 Comments:

At 13 agosto, 2006 15:39, Anonymous Anonimo said...

Devo dire che l'Asia a parer mio vince su tutti gli altri posti...bellissimo!Dai sbrigati ad arrivare in Thailandia che voglio vedere com'è, quest'estate l'ho barattata per il messico...ho fatto di sicuro una cazzata!!Va beh vorrà dire che li dovrò visitare entrambi....belle le foto sono spettacolari!!
CIAO MAGU

 
At 13 agosto, 2006 16:41, Anonymous Anonimo said...

Che meraviglia!!! come faremo quando i tuoi resoconti giornalistici e fotografici saranno finiti? Tante persone mi hanno detto che si rivolgeranno a te per i loro prossimi viaggi. Intanto io e il pà ci godiamo la pace di questo ferragosto casalingo senza gli schiamazzi dei gnari del 'tore....
Contiamo i giorni! ormai il rientro è vicino!!! baci

 
At 16 agosto, 2006 10:23, Anonymous Anonimo said...

ciao o'animal!
non capisco se sia più bella la malesia o le tue foto. forse tutt'e due.
un bacio grande.
carlitos
p.s.
sono geloso del gay australiano.

 
At 16 agosto, 2006 11:48, Anonymous Anonimo said...

ciao mitico cugino,sono assente da fine Giugno(sai...I BIMBI hanno bisogno di tanto mare e montagna)e non ho ancora avuto modo di curiosare tra i tuoi scritti.Appena riuscirò a riordinare e mettere tutti a nanna, mi immergerò nella lettura. A presto,Elisa

 
At 18 agosto, 2006 12:54, Anonymous Anonimo said...

Ciao bello,
sono Stefy (c'è qui con me Matis)...
siamo curiosi di leggere delle tue esperienze in Thailandia visto che a marzo vorremmo visitarla anche noi.
Quindi preparati a indirizzarci verso le mete migliori del posto!!!

Ho voglia di vederti, vagabondo!
ormai a presto
un bacio

Stefy

 

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