28 agosto 2006

The golden green North

28-08-2006
Day 180
Bangkok, Thailand


Le antiche valli e montagne del nord sono il cuore culturale della Tailandia, uno smeraldo incastonato tra Laos e Myanmar.
Da qui passarono i primi tailandesi, le cui carovane migrarono verso sudovest dal moderno Yunnan e Cina sulla strada verso il mare; queste tribu' si fermarono nelle valli lungo i numerosi fiumi formando piccole comunita' agricole che hanno mantenuto una propria identita' culturale fino ai giorni nostri.

Countryside

La citta' di Chang Mai e' il posto ideale per rilassarsi e vivere immersi in quella "tailandicita'" che manca nelle turistiche isole del sud; il clima e' leggermente meno soffocante qui e si possono prendere lezioni di lingua, cucina, meditazione e massaggi. La citta' ha piu' di 300 templi con un'archittettura composta da intricate sculture in legno e affreschi colorati da far risalire fino al tredicesimo secolo. Monaci buddisti avvolti in drappi arancioni ne mantengono lo splendore dorato e conducono le cerimonie buddiste che animano l'intensa vita religiosa dei cittadini: ogni maschio e' spinto a diventare monaco per un periodo piu' o meno breve della propria vita, in quanto una famiglia guadagna grande merito quando un figlio si mette a servizio del tempio. E' cosi facile vedere bambini, ragazzi e anziani che, indossata la veste e con in mano una ciotola, all'alba girano le strade del circondario per ricevere dai fedeli la propria razione di cibo quotidiano.

Temples

Da qui ho viaggiato ancor piu' verso nord, fermandomi in piccoli villaggi tradizionali in riva a fiumi o sulla cima di colline avvolte dalla nebbia, fino ad arrivare al leggendario Triangolo D'Oro sul fiume Mekong, punto d'incontro tra il confine di Tailandia, Laos e Myanmar: una frontiera montana dove il papavero da oppio era fino a poco tempo addietro una facile fonte di profitto per le minoranze etniche e religiose della zona. A partire dal 1600 l'oppio e' diventato parte integrante degli scambi commerciali , cosi' come spezie e altre risorse naturali, fra Asia e Occidente. Il consumo di questa sostanza e' presto diventata una piaga di livello internazionale, ma questa droga e i suoi derivati, morfina e eroina, non e' stata dichiarata illegale fino all'inizio del ventesimo secolo. Mentre Myanmar e Laos sono ancora produttori a livello mondiale, la Tailandia e' riuscita a eradicare le coltivazioni di papaveri grazie a programmi agricoli alternativi sotto stretta sorveglianza delle forze dell'ordine.
Il modo migliore per visitare questi luoghi affascinanti e' stato affittare di volta in volta un motorino (2 euro al giorno benzina compresa!) e percorrere ogni strada secondaria, spesso sterrata, che deviasse da quella principale: mi e' stato cosi' possibile viaggiare attraverso valli dal verde intenso e luminoso, solcate da fiumi marroni e densi come cioccolato, popolate da isolate e antiche tribu' che vivono in capanne senza elettricita' e acqua corrente.

People from Thailand

Una sosta di tre giorni a Bangkok, ormai vicino al definitivo rientro in Italia, mi ha permesso di conoscere questa citta' cosi' caotica e meravigliosa che e' difficile da descrivere; antichi templi all'ombra di centri commerciali ultra-moderni, grattacieli torreggianti sopra fatiscenti baracche, locali alla moda circondati da venditori ambulanti, una metropolitana sopraelevata moderna e condizionata attraverso un traffico infernale. Incredibile, da vedere, da vivere per poterci credere.

Bangkok

with Paola, Anna, Carlo and...?...
with Fabio, jazz musician from NY, and Nobbie, English teacher in BKK

3 Comments:

At 29 agosto, 2006 19:54, Anonymous Anonimo said...

Stupenda la tua foto con i bimbi, e le altre non sono da meno! Ormai contiamo i minuti. Forse le 24 ore di viaggio saranno più lunghe per noi che per te...
BUON VOLO! A PRESTO!!!!!

 
At 30 agosto, 2006 13:51, Anonymous Anonimo said...

mamma mia che emozioni!
sembra gente bellissima quella che hai incontrato, sempre con il sorriso (tranne forse la foto con tutti i tui figli illegittimi preoccupati per il loro futuro e per il padre che torna in Italia...)
fa veramente pensare che forse, loro che vivono alla giornata, stanno meglio di noi e le comodità che ci circondano.
Di sicuro non conoscono nè Tavor, nè Moment, nè Maalox. Forse non ne hanno bisogno, o forse gli basta l'oppio...

un abbraccio!
buon viaggio, ci vediamo presto.
carlito

 
At 31 agosto, 2006 16:55, Anonymous Anonimo said...

BIIIS!!
BIIIS!!!

AAA
Scambio mie pastiglie per gastointerite con oppio

 

Posta un commento

<< Home