04-03-2006 Day 4 Paracas, Peru
Giornata dedicata a due gite organizzate.  Per fortuna Paracas e' meta di turismo per la maggior parte interno; cosi' mi ritrovo in fila con intere famiglie peruviane mentre la capitaneria di porto aspetta che la nebbia (...!) si diradi per dare l'autorizzazione alle barche verso il mare. Dopo due ore di attesa la foschia di colpo sparisce e un sole impaziente si affretta a martellarmi la testa. In barca conosco due sorelle peruviane che subito si dimostrano simpatiche e amichevoli; sono di Lima in vacanza con i genitori per il weekend. Le isole Ballestas sono un santuario naturale per pinguini, leoni marini e uccelli, l'odore del guano fa da sfondo a questo spettacolo nel quale, ogni otto anni, centinaia di ragazzi forti e resistenti scendono dalle Ande per raccogliere tonnellate di guano poi rivenduto a peso d'oro. Nel pomeriggio, dopo che la mia prenotazione e' andata persa e mi hanno infilato in un pulmino gia' strapieno, vado a vedere la riserva naturale nazionale di Paracas, animali e formazioni rocciose affascinanti. Tre ore di sussulti nel deserto che accorciano considerevolmente la vita residua degli ammortizzatori del piccolo bus. Ho visto i delfini nuotare al largo della "Cattedrale", ma non i condor che in questa stagione delle nascite dei leoni marini vengono qui da Arequipa per cibarsi delle placente. A sera cene con le due peruviane, le recupero la mattina seguente per dividere il taxi verso Pisco: mi sono svegliato con un po' di mal di pancia, ma loro hanno vomitato tutta la notte. Stomaco italiano batte stomaco peruviano 1-0! Per ora...
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