08 maggio 2006

AAAHH!!!! )*#&@$^*F..K!*^(&*C..ZO!*^&*()PUTT...!!!!!

08-95-2006
Day 69
Auckland, again...

Compagni di viaggio.
Quasi settanta giorni passati insieme, ogni secondo, sempre a contatto, al limite di una relazione morbosa e ossessiva, non lasciarti mai solo, averti sempre sott'occhio, essere diventati l'uno la ragione d'essere dell'altro, sentirti come un prolungamento del mio corpo, avere viaggiato per migliaia di chilometri attraverso i posti piu' pericolosi del Sud America dove occhi incattiviti dalla fame ti bramavano, dormire abbracciati la notte su autobus sgangherati o in sudici ostelli, andare perfino al bagno insieme o chiuderti sotto chiave a malincuore in un armadio ma sempre sperando di ritrovarti al mio ritorno, legati per sempre, legati per la vita, TU, il mio marsupio! Oggi sei andato, per sempre...
La criminalita' in Nuova Zelanda praticamente non esiste fuori dalle grandi citta', ma sono bastati due minuti di disattenzione in un ostello ad Auckland per essere punito con un furto. Dopo due giorni di campeggio nel nord dell'isola, nella spettacolare Bay of Islands con le sue 44 isole verdi e l'acqua cristallina, torno nella maledetta capitale per rimanerci una veloce notte e ripartire con il tour in autobus (gia' pagato) verso sud. Torno nell'ostello in cui ero stato in precedenza, centrale, moderno, con telecamere di sorveglianza e tessere magnetiche per poter accedere a corridoi e camere. Check-in alla reception, siamo un nutrito gruppo di ragazzi tutti vogliosi di togliersi lo zaino dalle spalle, rilassarsi, farsi una doccia e prepararsi per la partenza del giorno seguente; Io e un ragazzo inglese conosciuto in bus abbiamo la stessa camera, in ascensore si unisce un terzo che, una volta in camera prende possesso di uno dei posti liberi iniziando a fare il letto con le lenzuola e coperte fornite. Ci sono altre due ragazze nella camera, convenevoli rituali di gruppo, nome, provenienza, commenti sul tempo; il "terzo" dice di essere di Sidney, viaggia leggero, ha solo uno zaino abbastanza piccolo. Appoggio zaino, zainetto e marsupio sul mio letto e, come mi libero del peso, sento l'impellente bisogno di andare a scaricare l'acqua bevuta durante il viaggio; lancio un'occhiata complice ai miei averi e mi dirigo veloce verso il bagno pensando: solo due minuti, c'e' gente in camera, tutti registrati in reception con il passaporto, in stanza non si entra senza carta magnetica, la luce e' accesa, stanno tutti parlando l'uno con l'altro, c'e' Steve con cui ho viaggiato tre giorni, cosa vuoi che succeda??? E' successo! E' successo che il "terzo" non aveva fatto il check-in in reception, aveva origliato il numero della stanza in cui sarei andato, si e' infilato in ascensore dicendo di essere diretto allo stesso piano, stessa camera, ci ha seguito attraverso le porte in modo da non dovere usare una carta magnetica che non aveva, ha avuto la fortuna di trovare un letto libero nella stanza, si e' avvicinato al mio letto dicendo a una delle ragazze che mi stava restituendo dei CD che gli avevo prestato, lei non si e' insospettita perche' ci ha visto entrare insieme, Steve nel frattempo e' andato in lavanderia, e il "terzo" se ne e' andato con il mio marsupio lasciando il suo zaino (vuoto!) sul letto non suo...
Per la prima volta in piu' di due mesi ho lasciato il marsupio da solo due minuti, sono stati sufficienti. Che sfiga neozelandese!
Cosi' sono bloccato per un altro giorno in questa citta' che comincio ad odiare; giornata passata a fare denuncia alla polizia, a rovistare come un barbone nei cestini della spazzatura nella speranza di trovare qualcosa, a farmi ristampare tutti i biglietti aerei di cui avevo saggiamente fatto una fotocopia, a bloccare le carte di credito che erano nel portafogli, a comprare una nuova macchina fotografica, lettore mp3 e cellulare, scrivere la denuncia per la mia assicurazione che fortunatamente avevo scelto con i massimali piu' alti possibile.
Riavro' i soldi indietro, non le fotografie e il tempo perso, andati per sempre lasciando posto ad una gran rabbia e sconforto.
Quantomeno e' servito dividere i miei averi in tre posti diversi, in questo modo mi sono rimasti passaporto, tutti i soldi in contante, altre due carte di credito, la polizza assicurativa e le copie di tutti i miei documenti...
Dopo tutto questo una sola cosa mi sento di aggiungere:
MALEDETTO BASTARDO BRUCIA FRA LE FIAMME DELL'INFERNO PER L'ETERNITA'!